Ottantasei anni fa nasceva a Mosca Lev Yashin, conosciuto da tutti come “il Ragno nero”, dal colore del suo abbigliamento e per la sua capacità di tessere tele impenetrabili ai tiri avversari.
Yashin non è stato soltanto un ottimo portiere, ma anche uno dei più grandi protagonisti che la storia del calcio abbia mai visto. Già giocatore della Dinamo Mosca dal 1949, Yashin fece la sua prima apparizione sulla scena del calcio internazionale ai Mondiali di Svezia 1958 nella nazionale dell’URSS, e si distinse subito grazie al suo grande carisma. Oltre alla notevole prontezza di riflessi e alle notevoli doti tecniche, Yashin fu infatti il primo portiere a comandare la difesa dalla propria area.
Contando settantacinque presenze in nazionale tra il 1954 e il 1970, Yashin giocò 4 Mondiali, ritirandosi definitavemente dalla scena calcistica nel 1971, all’età di quarantuno anni.
A tutt’oggi è stato l’unico portiere ad essere stato premiato con il prestigioso Pallone d’Oro come miglior calciatore europeo dell’anno, che gli fu assegnato nel 1963.
Nel 2000 la FIFA lo ha definito il miglior portiere del XX secolo.
Ai suoi tempi, Yashin fu uno dei pochi portieri ad utilizzare i guanti, uso che comunque non costituiva una regola neanche per il “Ragno nero”.
I primi modelli degli anni ’60 e ’70 venivano realizzati adattando, quando in pelle, quelli da fantino o da motociclista a cui venivano applicati inserti in gomma identici a quelli delle racchette da ping pong, o altri materiali in via sperimentale. Si può intuire come i portieri spesso preferissero giocare a mani nude, piuttosto che rischiare la presa utilizzando questi articoli.
Furono aziende già specializzate nella produzione di guanti professionali per altre discipline, come lo sci, ad introdurre negli anni ’80 le conoscenze tecnologiche che portarono allo sviluppo del guanto specifico per il ruolo del portiere di calcio. Da quel momento, indossare un paio di guanti è divenuta la norma.